Quando il business fa crescere l’economia verde
- Gruppo Wedo
- 11 dic 2015
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Ultime ore di lavoro a Parigi dove oggi si conclude l’incontro dei leader mondiali per trovare un accordo sul clima. La Conferenza (detta COP21) sta arrivando ad una importante intesa politica su un trattato davvero globale sulla riduzione dei gas serra. Qualche problema ancora c’è: sulla finanza climatica, sulla differenziazione delle responsabilità, sull’ambizione complessiva dell’accordo manca una condivisione totale. L’accordo passerà alla storia ma richiederà impegni se si vorrà centrare l’obiettivo di stare ben al di sotto dei 2 gradi di aumento della temperatura globale.
Gli obiettivi di lungo termine previsti dal testo sono comunque a garanzia dello sviluppo economico e dell’innovazione tecnologica attraverso investimenti mirati al green e alla sostenibilità. Per far questo si stanno definendo precise indicazioni e meccanismi di revisione che influenzeranno i piani nazionali sul clima affinché tutte le decisioni prese, sia su piano pubblico sia su quello privato, comportino sempre più una riduzione delle emissioni dannose per l’ambiente.
In questo senso segnali forti si sono manifestati a Parigi da parte delle grandi multinazionali impegnate nella campagna RE100 che, dallo scorso anno durante la Settimana del Clima di New York, stanno adottando forme di energia pulita per soddisfare i loro fabbisogni.
Segnali forti e chiari lanciati ai negoziatori della COP21 affinchè sia chiaro che le imprese più lungimiranti già sostengono le energie rinnovabili e si aspettano un ambizioso accordo sul clima al termine dei lavori di Parigi.
I risultati poi già si vedono: le aziende private passate alle rinnovabili hanno tagliato anche del 15% le emissioni di CO2!

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