Nuovi posti di lavoro con le soluzioni eco-innovative
- Gruppo Wedo
- 3 feb 2016
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La ricerca di un nuovo modello economico di sviluppo green sembra essere finita. Lo dice con i suo 4500 posti di lavoro, il modello replicabile in tutte le Regioni d’Italia, evidenziato dallo studio sulla Liguria realizzato da ENEA per WWF Italia, che valuta soluzioni eco-innovative basate su rinnovabili, efficienza energetica e nuove tecnologie per accumulo di energia e trasporti. Lo studio si muove tra le direttrici del recente accordo di Parigi (COP 21) e degli impegni europei sul contenimento delle emissioni dannose per il clima ed evidenzia come nei prossimi 15 anni in Liguria potrebbero essere creati oltre 4.500 nuovi posti di lavoro grazie alla low carbon economy. E i benefici per l’ambiente? Secondo lo studio, l’insieme delle proposte consentirebbe alla Liguria di ridurre di circa 6 milioni di tonnellate annue le emissioni di CO2, di fatto dimezzando le emissioni pro-capite rispetto alla media nazionale attuale. Il modello quindi non solo analizza effetti sui gas serra e i conseguenti cambiamenti climatici, ma anche favorisce l’innovazione produttiva e la crescita occupazionale seguendo i principi di una economia circolare. Risultati considerevoli in Liguria anche nel campo delle fonti rinnovabili elettriche e termiche proiettano mediamente 2.076 nuovi posti di lavoro (di cui 737 nelle rinnovabili elettriche e 1.339 nelle rinnovabili termiche), mentre in quello della riqualificazione del parco edilizio, si stimano 2.186 nuovi posti di lavoro per oltre 10 mila appartamenti riqualificati con una riduzione dei consumi energetici del 60% rispetto quelli attuali. Favorire la low carbon economy disegna dunque un nuovo quadro di sviluppo sostenibile per le Regioni d’Italia.
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