2016: l’anno del cambiamento della comunicazione on line
- Gruppo Wedo
- 12 feb 2016
- Tempo di lettura: 2 min

Internet e i social network (Facebook, Twitter…) rendono le persone ogni giorno sempre più informate e consapevoli e danno loro la possibilità di confrontarsi con opinioni ed esperienze altrui, prendendole come punto di riferimento all’atto di scelte e decisioni. Internet ha però anche dato nuovi strumenti per comprendere meglio le motivazioni e i comportamenti dei consumatori (in particolare Generation Y o Millenials). Consumatori maturi e critici, che spesso diventano a loro volta influenzatori (stakeholders) e rappresentano una nuova leva per condividere messaggi e contenuti. Una nuova opportunità per dirigere l’azione e la decisione del consumatore. Un nuovo fenomeno quello degli influenzatori che, sta prendendo piede, rendendoli dei veri e propri opinionisti del web; sono quelli che raccomandano.
Occuparsi di comunicazione on line non ha il solo obiettivo di cercare il ‘mi piace’, la condivisione o il nuovo follower, ma deve creare reale interesse in chi legge tanto da spingere ad un’azione concreta; il messaggio efficace deve creare interesse e trovare una sua posizione nel web nelle citazioni e nei commenti di chi naviga. Una modalità di comunicare segnata dal grande rilievo che immagini e video imprimono sul messaggio che si vuole passare. Chi naviga ha a disposizione una moltitudine di contenuti e l’attenzione che dedica al contenuto è spesso limitata. Pertanto, solo l’immagine giusta corredata dal titolo più efficace (insieme all’adeguato posizionamento SEM e SEO per un sito internet) cattura davvero il lettore e crea l'interesse che deve essere poi veicolato per diventare un contatto utile (lead). Considerato questo, emerge chiaramente l’indirizzo per il quale nel 2016 la comunicazione on line deve mirare al contenuto di qualità (strong content media strategy). I contenuti costruiscono la forza di una azienda, devono essere veicolati secondo una precisa strategia, devono raggiungere pubblici precisi e saper colpire gli opinionisti a cui il web fa riferimento in una specifica quota di mercato (target per trade). Considerato che si devono mettere a punto forme più specifiche e di qualità comunicativa per attirare non solo gli influenzatori, ma pubblici precisi, nel costruire la propria strategia non si può infine ignorare un'altra nuova tendenza, diffusa soprattutto tra i più giovani (Generation Z o post Millennials), ad usare prevalentemente strumenti di socializzazione privata (WhatsApp, Snapchat…). Un pubblico nativo per cui i dispositivi mobili fanno parte e costituiscono la loro identità.
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